Dunque, ci sono una tortilla messicana, una piadina romagnola e un bell’avocado maturo. Sembra l’inizio di un film porno, vero? Eppure è proprio così che è andata. Tutto è cominciato con due sacchi da un chilo di farina di mais biologica macinata a pietra.
Ce l’avevo in casa da… beh diciamo da qualche anno. Lo so, la farina non andrebbe mai fatta invecchiare, ma tant’è: non avevo voglia di mescolare la polenta a mano per 40 minuti, così ho aspettato che mi arrivasse l’ispirazione per fare qualcosa di diverso.
Finché un giorno, quasi fuori tempo massimo, sbam! Ecco il fulmine: perché non fare una specie di tortilla, o una miassa (una polentina piemontese cotta su ferro rovente e farcita che somiglia a una piadina), o una vera e propria piadina con farina di mais? Magari in formato mini per un antipasto, e abbinata a un bel guacamole fresco?
Bingo. Il primo problema è stato proprio la farina: è piuttosto grossa, e a differenza del fioretto impastarla non è facile, specie se ti serve un impasto elastico da tirare. Ho risolto usando molto olio EVO, un po’ della mia preziosissima pasta madre e un po’ di farina di frumento (non troppo raffinata, la n°1 è perfetta).
Ho impastato tutto e ho fatto riposare per un’ora, poi ho steso l’impasto e ne ho ricavato dei cerchietti. Ho preparato un guacamole a modo mio, bello denso e speziato, e l’ho messo da parte per spalmarlo sulle mie mini piadine di mais.
Infine ho cotto in padella antiaderente i cerchietti con tutta l’intenzione di farli dorare su entrambi i lati. Dopodiché è successa una cosa che, prima o poi, doveva accadere: mentre facevo le foto agli stuzzichini finiti per caricarle sul blog, tutte le altre piadine si sono carbonizzate.
Dopo aver accusato rispettivamente figlio (“non mi lasci mai cucinare in pace!”) e marito (“ma ce l’ho solo io il naso in questa casa?), mi sono decisa ad affrontare l’umiliazione: sono diventata come uno di quegli hipster che per fotografare il cibo lo fanno raffreddare, solo che nel mio caso ho rischiato di dare fuoco a un intero condominio.
Una cosa però l’ho imparata: non cuocetele troppo altrimenti s’induriscono, giusto una doratina su entrambi i lati (ora la faccio semplice eh?).
Ah, dimenticavo: sono buone, davvero molto buone.


Ingredienti per 12 stuzzichini
Per le mini-piadine
- 100 gr di pasta madre
- 100 gr di farina di mais
- 100 gr di farina di frumento tipo 1
- 4 cucchiai d’olio EVO
- 80 ml d’acqua tiepida
- 1 cucchiaino di sale
Per il guacamole a modo mio
- 1 avocado maturo
- 1 cipollotto fresco
- 1 cucchiaio d’olio EVO
- il succo di un lime
- 2 cucchiaini di cumino
- 2 cucchiaini di paprika dolce
- sale q.b.
- qualche pomodoro datterino
Preparazione
In una ciotola unite la pasta madre, la farina di mais e quella di frumento, poi aggiungete l’olio, il sale e cominciate a versare l’acqua. Fatelo gradualmente, in modo da tenere sotto controllo la consistenza dell’impasto.
La quantità d’acqua è indicativa, può darsi che ve ne serva un po’ di meno o un po’ di più, in base alle farine, alla pasta madre e persino alle condizioni climatiche.
Una volta ottenuto un impasto compatto ed elastico, mettetelo a riposare per circa un’ora, a temperatura ambiente, coperto con uno strofinaccio.
Nel frattempo preparate il guacamole: versate nel mixer tutti gli ingredienti e frullate accuratamente. Generalmente il guacamole si prepara con il mortaio, ma in questo caso ci serve una crema uniforme da spalmare o distribuire sulle mini-piadine.
Stendete l’impasto in modo che abbia uno spessore di circa mezzo centimetro o anche qualcosina in più, ritagliate dei cerchietti del diametro di circa 8 cm e poi cuoceteli su una padella antiaderente, senza usare olio o altri grassi. Fate in modo che le piadine siano dorate su entrambi i lati marestino morbide all’interno.
Decorate gli stuzzichini con la crema di guacamole (potete spalmarla oppure utilizzare una siringa da dolci o un sac-à-poche) e poi guarniteli con mezzo pomodorino ciascuno.
Commenti
2 thoughts on “When Guacamole met Pesto”
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vista la mia recente cotta gastronomica per l'avocado, ti toccherà assaggiarla a breve!
povero sked.